Nella sede del Rivolo ciò che non riesce nelle sedi ufficiali!
Sono le parole del dott. Nicola Bergamo complimentandosi con il Rivolo per la grande partecipazione di pubblico alla serata con l'autore di venerdì 22 gennaio. Solitamente gli incontri culturali e letterari organizzati nel nostro comune (ma non solo...) non hanno grande seguito, e talvolta i partecipanti si possono davvero contare sulle dita di una mano.
Il dott. Nicola Bergamo è stato invitato dal Rivolo a spiegare le motivazioni che lo hanno convinto a tradurre dal latino al dialetto veneto il libro primo delle Georgiche di Virgilio nel 2008 e l'Hortulusdi Walahfrido Strabone nel 2009.
La serata, condotta con stile frizzante dall'autore, è stata una singolare lezione di poesia latina: una breve introduzione alla metrica delle due opere (dall'esametro dattilico classico alla versione veneta in endecasillabi), poi un inquadramento storico e infine la recitazione di alcuni versi.
La scelta delle opere non è casuale. Le Georgiche sono un poema didascalico scritto da Virgilio alla corte di ottaviano Augusto che oltre a dare delle indicazioni tecniche nella coltivazione dei campi ne vuole celebrare valori e virtù civili, mentre l'Hortulus è un piccolo componimento, molto intimo e senza finalità ideologiche, scritto dal monaco Walahfrido Strabone (ca. 808-849 d.c.) per descrivere le aiuole del piccolo orticello da lui coltivato nel monastero di Reichenau. Per usare le parole dell'autore "piccolo dono che oggi viene offerto, in una versione veneta vitale e rigorosa, al lettore, la cui moderna sensibilità trova specchio autentico nei temi di fondo del poemetto: il desiderio di un otium rigenerante, l'esigenza di riscoprire tempi e ritmi più umani, la passione e la cura per le piccole cose della natura".
La pubblicazione delle due traduzioni è stata promossa e sostenuta dalla Proloco Scorzé e dagli Amici del radicchio, inserita tra le iniziative volte alla promozione del territorio e delle attività enogastronomiche nell'ambito della Festa del radicchio.